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CAIVANO, nessuno dei presenti nella foto è artefice della costruzione del depuratore nella zona ASI

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CAIVANO – Prima di scrivere e di informare è giusto informarsi ci verrebbe da dire, ma purtroppo leggere ed informarsi o quanto meno raccogliere prove di ciò che si scrive non è prerogativa dei giornalisti a nord di Napoli. Specie se quei giornalisti sono assaggiatori di pasta e fagioli a casa dei sindaci oppure sono prestanomi e megafoni di consiglieri comunali aspiranti candidati sindaci che collezionano smentite a destra e a manca grazie alle frottole che raccontano. In poche parole giornalisti privi di libero arbitrio che scrivono a comando per interessi di chi li sfama.

Ma veniamo al dunque. In paese si è fatta molta confusione in merito all’inaugurazione dell’impianto di sollevamento che impedisce lo sversamento delle acque reflue nei Regi Lagni tenutasi nella Zona Industriale ASI di Pascarola Giovedi scorso 31 Agosto.

Innanzitutto c’è da dire che se a Caivano abbiamo un nuovo tipo di depuratore non è certamente grazie al Presidente Vincenzo De Luca, il quale era presente all’inaugurazione solo perché è l’attuale governatore della Campania, ma la delibera che ha sancito che Caivano doveva munirsi di un nuovo sistema di depurazione delle acque reflue e la n° 424 risalente al 27 Settembre del 2013 quando alla Regione Campania era Presidente l’attuale consigliere regionale Stefano Caldoro di Forza Italia.

E se non è merito di Vincenzo De Luca che a Caivano si è costruito un impianto che aiutasse a rispettare l’ambiente, figuriamoci se è merito di qualche rappresentante della Zona ASI visto che l’ASI ha avuto solo l’onere di firmare la convenzione ex Agensud (vecchi fondi per la cassa del mezzogiorno poi soppressi dal governo) nel lontano 1988 e non credo che nessuno dei “messi in posa” nella foto ricopriva il ruolo che ricopre oggi 29 anni fa.

E’ impensabile, ma anche da parte della stampa, credere che nell’arco di due anni Vincenzo De Luca o un semplice Nino Navas fossero stati in grado di deliberare e costruire un impianto di quelle dimensioni, significa avere una comprensione della macchina amministrativa del tutto superficiale.

La cosa che più fa rabbrividire è che consci di comportarsi da buoni politicanti si lasciano immortalare nelle immagini istituzionali per poi vendere le stesse come prova della loro intermediazione collezionando, come avvenuto, anche i complimenti degli ignari cittadini.

postcittadinoPrendiamo un nome a caso Nino Navas, vicepresidente dell’agglomerato ASI e sostenitore di Alibrico Giamante alle scorse elezioni. A Caivano sono noti i suoi tatticismi per apparire popolare anche nelle imprese più solidali come quella della mensa “caritas” della chiesa S.Pietro Apostolo. Infatti da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che ad alcuni imprenditori caivanesi, che finanziano la mensa per puro spirito di solidarietà, non è andato giù l’atteggiamento esplicito del Navas che in più occasioni avvertiva i suoi sodali di prepararsi in vista delle prossime elezioni, lasciando intendere che tutti quelli che appartenevano al gruppo organizzativo della mensa dovevano impegnarsi ad aiutarlo in campagna elettorale.

Detto questo non ci meraviglieremo se quest’evento fosse capitato a “fagiolo” per il Presidente di “Sveglia Caivano” che già illo tempore storse il naso quando il consigliere Angelo Marzano ebbe un serio ripensamento su un’ipotetica sfiducia a Monopoli, segno che la voglia di non cambiare le cose e di sfruttare eventi e amicizie è già presente da diverso tempo sul territorio nell’era monopoliana di Caivano.

Altra baggianata che è stata raccontata è quella del sindaco Monopoli non invitato perché De Luca non considera Monopoli un sindaco all’altezza. A parte il fatto che non sta ad un governatore di una Regione giudicare l’operato di un sindaco, e se davvero fosse un compito suo, a De Luca non resterebbe che applaudire Monopoli che, ricordiamolo, è in attesa dell’approvazione, quasi certa, del bilancio stabilmente riequilibrato da parte del Ministero degli interni per colpa del dissesto causato dai colleghi di partito dello stesso Presidente. Ma non mi meraviglierei che il Presidente della Regione non abbia invitato il sindaco Monopoli perché conscio che la delibera che ha permesso la costruzione dell’impianto fosse di Caldoro avesse avuto paura che Monopoli, appartenente allo stesso partito dell’ex presidente, avrebbe potuto rivelare la verità alla stampa in un suo intervento.

Non è detto che questa mia ultima ipotesi sia corrispondente al vero, ma questo dimostra la differenza di stile nel redigere un articolo. C’è chi come me, nell’ignoranza dei fatti, fa delle ipotesi e chi invece, nell’ignoranza assoluta, trasforma le ipotesi in certezze, in maniera del tutto strumentale.

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CAIVANO. I Commissari pur di non riqualificare la città bloccano tutti i fondi disponibili in bilancio

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CAIVANO – Strane cose succedono in Amministrazione nel comune di Caivano sotto l’egida di Filippo Dispenza e gli altri due colleghi che formano la terna commissariale. Delibere che annullano delibere. Sul rendiconto 2023 sorgono dubbi ai commissari dopo che vengono pubblicati articoli di Minformo al punto tale da correre ai ripari facendo di nuovo i conti pur di non ammettere che la nostra testata è l’unico “organo politico” che sta dettando l’agenda dei viceprefetti sul territorio.

Dopo il nostro articolo (leggi qui) dove si parlava dell’inefficienza amministrativa nel manutenere il verde pubblico e dell’avanzo disponibile lasciato dai Commissari prefettizi con Delibera n°42 dell’8 Maggio 2024 di circa 4 milioni di euro, i quali non lasciavano alibi ai Commissari sui lavori da fare al manto stradale e alla manutenzione delle scuole, i geni della gestione amministrativa caivanese che pensano bene di fare? Con una nuova delibera – la n°48 del 16 Maggio 2024 pubblicata dopo l’articolo di Minformo – sull’Approvazione della relazione sulla gestione dello schema di rendiconto che di fatto sostituisce la vecchia, rinominando la nuova come nota integrativa, vincolano gli altri circa 4 milioni di euro, lasciando disponibile la risicata somma di € 109.767,49 e facendo risultare una somma vincolata di € 7.304.193,47 a fronte degli € 3.337.995,73 della prima delibera.

Pur di non prendersi la responsabilità di lavorare per il bene collettivo, offrire servizi mai visti in queste lande desolate, come la normale amministrazione di aggiustare, strade, sottoservizi e scuole e pur di costituirsi il solito alibi del “non ci sono soldi” vincolano circa 8 milioni di euro per eventuali emergenze. Ma ad un ente appena uscito fuori dal dissesto, che non presenta alcun debito se non quelli prodotti dalla scorsa amministrazione col solito metodo dei contenziosi, a che serve vincolare una somma così grossa togliendo la possibilità di investire somme di denaro per riqualificare il territorio?

A meno che, anche la responsabilità sulla riqualificazione delle strade, dei sottoservizi, dell’illuminazione e degli edifici scolastici, non la si voglia demandare al Commissario Straordiario Fabio Ciciliano, tutto è niente.

Altrimenti davvero non si riesce a capire il perché di questa scelta. Forse perché da quando ci sono i commissari prefettizi le cifre tra stipendi e rimborsi sono schizzati alle stelle? Ma di questo ne parleremo nel prossimo editoriale. Restate connessi.

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Caivano

Caivano for Life: il 19 maggio flash mob nelle piazze italiane per una “cultura della vita”

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Un flash mob per coinvolgere la popolazione italiana nelle manovre di primo soccorso partirà da Caivano e coinvolgerà contemporaneamente le principali piazze italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare uomini e donne sull’importanza della formazione nel soccorso e sulla cultura della vita. Organizzato dall’Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e Povertà (INMP), Ente pubblico vigilato dal Ministero della salute, in collaborazione con Croce Rossa Italiana, Italian Resuscitation Council, IRComunità, la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia e la struttura Commissariale di Governo per Caivano, l’evento mira a coinvolgere e sensibilizzare i cittadini nelle manovre salvavita attraverso dimostrazioni pratiche.

L’iniziativa in programma si terrà il 19 maggio 2024, alle ore 11:30, nelle città di: Caivano, Assisi, Bacoli, Cagliari, Chiaravalle, Chieti, Cosenza, Cuneo, Forlì, Frosinone, Genova, Gorizia, Jesi, Lampedusa, Lecce, Lucca, Manfredonia, Milano, Napoli, Pisa, Potenza, Pozzuoli-Giugliano, Roma, Rovereto, San Benedetto del Tronto, San Daniele del Friuli, Sciacca, Terni, Torino, Trani, Venezia.

Durante il flash mob, i partecipanti saranno coinvolti in un mass training coordinato, con dimostrazioni ed esecuzioni di tecniche di rianimazione cardio-circolatoria che ognuno può compiere, qualora ce ne sia il bisogno, intervenendo in soccorso di una persona in difficoltà e salvandogli la vita.

Fabio Ciciliano, Commissario Straordinario di Governo per Caivano, afferma: “Come medico, ho imparato che il primo soccorso non è solo un insieme di gesti tecnici ma un atto di umanità e solidarietà. La formazione in questo ambito è la linfa vitale che alimenta la catena di soccorso, trasformando ogni cittadino in un potenziale eroe. Investire nella formazione significa investire nella sicurezza di tutti, ed è un’imperativa necessità per proteggere il bene più prezioso: la vita umana”.

“L’iniziativa segna l’avvio di una importante partnership inter istituzionale che lega differenti istituzioni con il generoso mondo delle associazioni di volontariato e degli enti del terzo settore che fanno sistema, per riaffermare che tutti possiamo dare un contributo ‘vitale’ alla crescita della nostra società civile. Tutti possono essere protagonisti nella dimensione dell’altruismo, tutti possono trovare l’identità nell’aprirsi all’altro”, così il Direttore Generale dell’INMP, Cristiano Camponi.

Per informazioni e dettagli sulle piazze partecipanti all’iniziativa:
www.inmp.it
comunicazione@inmp.it
segreteria.commissariopercaivano@governo.it

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Caivano, Ciciliano: “Nelle prossime settimane partiranno i lavori per il nuovo Teatro”

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Dureranno venti giorni, i lavori di demolizione dell’ex Teatro Arte di Caivano. Iniziati lunedì 13 maggio, prevedono la completa bonifica dell’area con il conseguente conferimento dei detriti in discarica. La demolizione si è resa necessaria a seguito degli atti vandalici che la struttura ha subito negli scorsi anni. Una di queste, la manomissione all’impianto idrico, ha portato il completo allagamento dei sotterranei della struttura e il deterioramento delle fondamenta del teatro. Ciò ha provocato un grave problema di instabilità e di tenuta dell’immobile. Dopo una accurata perizia tecnica, commissionata dal Genio Militare dell’Esercito Italiano, si è deciso di procedere con la demolizione e la conseguente ricostruzione. Al termine di questa fase infatti, partiranno i lavori che consentiranno di erigere una nuova struttura, innovativa, che ospiterà non solo eventi artistici ma anche attività culturali per la comunità di Caivano.

“Oltre al teatro, che potrà contenere più di 500 persone, la nuova struttura prevede la riqualificazione dell’anfiteatro esterno, di circa mille posti, con la costruzione di una copertura meccanica che, in caso di maltempo, fornirà riparo al pubblico. Inoltre, nella zona circostante, prevediamo la realizzazione di diverse sale per il canto, la recitazione, la danza e la musica. Nel Nuovo Polo Culturale ci sarà spazio anche per una biblioteca multimediale e un’area museale” dichiara il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano.

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